VOCE NEL SILENZIO

Voce nel silenzio

Contemplazioni

Prefazione A.Comastri

Ed. Palumbi

E’ un ottimo libro di riflessione e preghiera, potete trovare diversi racconti, aneddoti, metafore, alcuni noti altri meno che  conducono a questo.

La lettura di queste meditazioni/contemplazioni aiutano ciascuno di noi offrendo  una traccia, un metodo, qualche suggerimento su come pregare, spontaneamente, anche con l’aiuto del creato. Ciascuno è unico, la relazione con il padre è unica, ma leggendo questo scritto  e così anche i diari di molti altri mistici (viventi e non) possiamo apprendere qualcosa oppure ricevere conferme di come noi dialoghiamo ed ascoltiamo nella preghiera il nostro Padre onnipotente e creatore.

Le parole che vorremmo sentire dire dai sacerdoti, pubblicamente o in privato, ma che sempre con più difficoltà troviamo… per incoraggiarci e guidarci, le troviamo qui.

Parole di riflessione molto profonde chi  aiutano a guardarci dentro a capire chi siamo e cosa vogliamo, ci “spogliano” delle nostre pseudo certezze, davanti al Signore non si può mentire, e tutti i nostri problemi spirituali, prima ancora che materiali emergono nella loro straordinaria semplicità. Urge poi in noi un percorso di riflessione e silenzio per incontrare quel Dio che si trova  :-  in un mormorio di un vento leggero – I libro dei Re 19.11

Consigliato soprattutto a tutti i cristiani praticanti, e religiosi/e

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Pg 22/23

La morte infatti non è la fine, ma l’inizio di una piena adorazione.

Se riflettiamo bene, la morte è giusta ed è una grazia perché tocca chiunque , ricchi e poveri, sani e malati, buoni e cattivi, e anche perché solo tramite essa , possiamo giungere a Dio, se l’abbiamo accolto .

Grazie Signore, ti amo! Donami la grazia che possa sempre amarti e farti amare.

Pg 28

La più bella lode al Signore sarebbe l’offerta di lacrime commosse

Pg 31

Comprendo quanto sia importante sapersi fermare dalla frenesia quotidiana e contemplare, pregare chiudere gli occhi della nostra volontà per aprire quelli dell’anima.

Pg 33

Padre, non io ma tu! Non le mie doti, ma le tue! Non la mia superbia, ma la tua umiltà! Non le mie azioni, anche se fossero belle e sante, ma le tue! Se io sono qui è grazie a te, se io agisco è grazie a te, se assaporo la grandezza dell’umiltà è perché tu sei umiltà e perché semplicemente, sei.

Il Signore ci faccia umili come quel frammento di legno incontrato a terra poc’anzi. Esso, quando era in vita nella pianta, non riceveva lodi, non era ammirato, non era riconosciuto..

Pg 40

Fammi la grazia di stare sempre con te e ammaestrarmi in maniera che possa ovunque compiere il bene, non solo per il fine della salvezza eterna , ma perché è cosa buona farlo indistintamente

Pg 41

La nostra esistenza abbia sempre come centro la tua croce salvifica

Oggi giorno spesso questo non ci viene ricordato e non lo ricordiamo…

Pg 42

Che cristiano sono se parlo della croce e non la vivo?

Pg 46

Questa piccola croce l’ho permessa io con amore di Padre perché voglio farti acquistare merito con la pazienza e perché tu possa somigliare a me standomi vicino per giungere al cielo

Pg 48

Nel mio cuore avverto queste parole: La tua vita è una candela che è stata accesa e si sta consumando. Essa non va verso la fine , ma verso una fine, quella terrena, ma se starai stretto a me e mi pregherai stringendo la mia croce, questa mia vita la troverai

Fa che possa accendere col fuoco della fede la mia limitatezza ed aiutami quando sprofondo nel turbamento…colmami di te ed ogni preoccupazione si dissolva in te.

Pg 50

Tutta la mia vita sia un vissuto nel mondo, ma non per il mondo, in modo che non perda mai la pace del cuore per il giudizio negativo altrui…

Pg 53

Nel mettersi al suo cospetto in adorazione …si sperimenta l’unione del finito con l’infinito, della creatura con il creatore , del peccatore con il Santo

Pg 60

Senza il Signore vaghiamo nelle tenebre spirituali : è Lui la luce, andiamogli incontro! Quanti problemi ci procuriamo con le nostre azioni e modi negligenti di pensare. Gesù ha abbandonato la sua volontà per dare spazio a quella del Padre

Pg 61

Distacco dal mondo per essere più liberi in Dio! La piena libertà, infatti, non c’è la donano le persone, ma il Signore

Pg 64

Fuggiamo dal peccato come fosse la peggior lebbra che intacca l’anima. Essa è la causa di tutti i mali, il cui principe il demonio, che liberamente ha scelto il suo posto di dannato e vuole con tutte le sue forze portare anche noi,

pg 66

accostiamoci spesso al sacramento della riconciliazione..

per coltivare un cuore contrito

pg 82

menzionando S.Teresa di Lisieux:

le mie mortificazioni consistevano nel rompere la mia volontà sempre pronta a imporsi…

non permettiamo alla nostra volontà di allontanarci dalla Verità, perché avere Cristo nel proprio cuore è la più grande ricchezza e non si può immaginare nulla di più caro

pg 83

la preghiera mi serve perché l’anima riceva il necessario..

per convertirci siamo chiamati ad accettare una morte interiore…

è necessario crocifiggere una parte di noi, con rinunce, mortificazioni, donandoci agli altri, ma non è semplice

pg 84

oggi al di fuori dei social network o dei messaggi telefonici, non sappiamo parlare quasi piu! Urge il tornare ai tempi passati dove si colloquiava maggiormente

pg 91

la vita che viviamo non è nostra

pg 95

la ricerca e l’ascolto vanno sempre alimentati. Cibarsi del vangelo per crescere spiritualmente, aumentare in virtù e perseveranza nella chiamata

non assecondiamo la tentazione di ascoltare superficialmente la Parola di Dio

facciamo dell’ascolto ordinario un qualcosa di straordinario

pg 97

il nostro fine sia fare la volontà di Dio giungendo al termine della vita con le mani colme di atti di amore svolti nel silenzio, con la lingua che ha fatto fuoriuscire dalla bocca parole benevole e beneficanti…

la vita vissuta secondo il vangelo è un ardua salita e come tutte le salite si soffre. Ma Gesù non ci abbandona

pg 109

Il passo è breve e ci vuole pochissimo a sprofondare nell’errore di insuperbirsi autoconvincendosi di essere meritevoli di onori e dimenticandosi che si è solo strumenti del Signore al quale unicamente spetta la gloria .

Occorre opera senza ricercare elogi personali perché la gloria va solo al Signore

Esse pronti ad accettare le sconfitte e l’essere messi da parte, con la certezza che lui tutto vede.

Pg 110

..ricordiamoci che il bene che facciamo lo compiamo perché ci è data la possibilità di compierlo e i miracoli non siamo noi a farli, ma Dio.

Pg 117

Cristo ci sussurra dolcemente che per far parte eternamene della gloria del Signore, occorre essere disposti ad abbassarsi, con una vita umile, sconfiggendo gli atteggiamenti di superbia, essere dimenticati per meglio ricordarsi di Dio che gratuitamente ci ha elargito amore.

Le innumerevoli voci del mondo, sovente ci creano intime lacerazioni in cui la confusione padroneggia, opprimendo la serenità

Pg 123

Gesù sia sempre il nostro desiderio più importante e la Madonna la stella luminosa da tenere con amore dentro di noi