TUTTO MA PRETE MAI

TUTTO MA PRETE MAI

Una storia di ribellione e d’amore

Ed. Piemme

€ 16,90

 A giudicare dal titolo e dalla copertina, si potrebbe pensare che questo sia il solito libro biografia-storia, di una vocazione sacerdotale. Questo è vero,  ma  questo è appunto solo “l’involucro”, di fatto è molto di più è la  testimonianza di una fede viva, di un cuore consegnato innanzitutto a Dio:
“ In manus tuas”
(nel testo più volte viene spiegato il vero significato) ed alla comunità Nuovi Orizzonti,  di cui Don Davide fa parte (divenuto primo sacerdote della comunità) e successivamente un cuore consegnato al lettore, rivelando non solo gli episodi di vita  che con tanta difficoltà lo hanno portato ad accettare la volontà di Dio, ma anche  dinamiche interiori e spirituali che riguardano veramente tutti,  ciascuno di noi !   Sullo sfondo del racconto troviamo quindi la comunità Nuovi orizzonti, e Chiara Amirante la fondatrice del movimento, riconosciuto nel 2010 con approvazione pontificia. E qui apriamo una parentesi, avevo già letto libri scritti da Chiara Amirante, dove lei raccontava le origini: la sua chiamata, la nascita del movimento e delle comunità, (ora presenti in diverse parti del mondo) la loro spiritualità, ed avevo già apprezzato quindi la straordinarietà  di questa donna.  Lei,  come tante altre donne di questo tempo, pensiamo a Chiara Lubich o a Madre Elvira della comunità cenacolo, si è lasciata veramente plasmare e condurre a piene mani dallo Spirito Santo, queste sono “donne sante” che oltre ad avere fondato movimenti hanno  soprattutto salvato anime e vite.   Ma in questo libro, Don Davide ci consente di conoscere di Chiara  il suo carisma e  la sua forza dal di dentro: il profumo di santità è intenso e travolgente, lei è per don Davide, ma anche molti altri della comunità, immagino: una luce, un faro, una guida, una sapiente, un profeta,  che consiglia incoraggia ma soprattutto fa VERITA’ dentro alle persone che con lei si relazionano, perché evidentemente lei è “tutta posseduta dalla Verità".

Inoltre ci mette a conoscenza, velatamente di quanti patimenti fisici Chiara soffre, altra tappa spesso del cammino di santità.   Penso possa essere un libro adatto per tutti, per alcuni potrebbe essere la curiosità della storia ad attirare, per poi ritrovarsi comunque piacevolmente coinvolti a riflettere sul proprio vissuto. Lo consiglierei però anche ai sacerdoti/religiosi/e, forse in alcuni tratti possono più facilmente immedesimarsi, e soprattutto porsi delle domande se e quanto servono Dio nella loro vocazione, se vi è ancora spazio di “consegna” e di offerta.

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Pg 6

Spero almeno di innescare percorsi di riflessione. Mi auguro che a qualcuno si accenda il desiderio di scandagliare all’interno del proprio cuore.

Ognuno di noi ha desideri nel cuore da realizzare, alcuni superficiali e altri esistenziali, ma ricordiamoci che anche Dio ha fatto un sogno su ciascuno di noi. Proviamo per una volta a crederci o almeno ad ammettere il beneficio del dubbio che fino a prova contraria sia possibile.

A proposito di quanto ci si senta pronti per la cresima, a proposito della sua cresima egli dice: durante la messa, fino all’ultimo prima di alzarmi dal banco, ricordo che scherzavo con gli amici nei banchi vicini. Anche in quell’occasione iniziavamo a ridere senza riuscire a fermarci. …una volta incamminato cercavo di essere serio e di trattenere la ridarella. Quando il sacerdote ha segnato la mia fronte con il segno di croce…ho sentito improvvisamente un fuoco sulla fronte che ha invaso tutto il mio essere: corpo, anima e mente. Ero talmente stordito che mi sembrava di svenire. Sono tornato al banco buttandomi in ginocchio, racchiudendomi in una profondissima preghiera.

Mi chiedevo perché bisognasse faticare così tanto, studiare e quale era lo scopo nella vita. Queste domande erano per me la normalità e si accompagnavano a un senso di inquietudine.

A chiedermi se stavo scegliendo Dio o le persone, il mio cuore era arrivato a purificare le intenzioni, scegliendo quello che il vescovo Boccaccio chiamava cambiale in bianco con Dio.      

pg 55

In tutti noi esiste una scintilla divina che ci rende chi siamo e che cela un progetto d’amore da realizzare..

Prendere le redini della propria vita, contattare il proprio io, scendere nelle proprie parti più intime e buie e riuscire a fare risplendere la scintilla divina che è in noi, è un viaggio che dura tutta la vita, ed è anche la più difficile che esista.  

pg 56

Anche il progetto di Dio su di noi ha bisogno di cura e accompagnamento. In ogni attimo questo nucleo progettuale interiore può crescere o decrescere. E’ come un muscolo da allenare nell’amore.  

pg 67

Tu non hai vissuto il vangelo, se l’avessi vissuto, sicuramente saresti nella pace e nella gioia piena. Tu hai sentito il vangelo , a volte forse lo hai anche ascoltato, ma non lo hai vissuto alla lettera. Se provi a farlo ti cambia la vita. (consiglio di Chiara A. a Davide giovane seminarista 13 enne)  

pg121

Se permettiamo allo spirito Santo di guidarci, agirà in modo efficace, dilatando le capacità dei nostri sensi spirituali. L’anima è capace di sentire, vedere, percepire i tocchi dello Spirito.

Per riuscire a vivere la lettura sapienziale dobbiamo liberarci dei nostri pregiudizi su Dio.  

pg 123

Non è per nulla facile. Dio si presenta sempre al di fuori dei nostri schemi. Spesso non capiamo la volontà di Dio, perché pretendiamo che ci parli assecondando le nostre aspettative. Le aspettative sono come un lampione acceso che ci impedisce di contemplare un cielo stellato. Dio ci ascolta sempre ma risponde in tempi e modi da Lui scelti, spesso attraverso situazioni, eventi e persone inaspettate.  

pg 127

Se resti, resti sempre per amore..   Il riferimento è alla vita di comunità dove molti ragazzi, pur facendo loro del bene, lo aggrediscono verbalmente, lo denigrano e lui decide di rimanere per amore di Dio, nonostante questo. Quante volta anche noi (in modo diverso forse minore chissà, veniamo non apprezzati nei nostri ambienti di lavoro, in famiglia, ed anche li siamo chiamati ad amare, ad amare i nostri nemici  

pg 132

Mi avevano educato a trascorrere ogni giorno un ora di adorazione in silenzio davanti al tabernacolo. All’inizio è stata dura. Chiara mi ha aiutato a trasformare le distrazioni in occasioni di preghiera ed a capire che nella preghiera del cuore non è tanto importante cosa si dice o si fa, piuttosto quanto amore si mette, quanto desiderio di Dio abbiamo e quanto davvero lasciamo allo Spirito Santo la guida della preghiera.  

pg 148

Facendomi capire cos’è la Chiesa con la C maiuscola; una cosa è la chiesa, altra cosa sono gli uomini di chiesa  

pg 161

Il tempo è stato comunque necessario per maturare, scandagliare, verificare, mettere in discussione e poi scegliere. Certamente certi segni e determinate conferme sono importanti, ma lo sono anche le difficoltà. Anzi è proprio grazie ai momenti critici che si raggiunge maggiore consapevolezza e conoscenza di sé  

pg 162 (citazione di S.Agostino)

La nostra vita in questo pellegrinaggio non può essere esente da prove e il nostro progresso si compie attraverso la tentazione. Nessuno può conoscere se stesso se non è tentato, né può essere coronato senza aver vinto, né può vincere senza combattere; ma il combattere presuppone il nemico, una prova.

…nella vita spirituale o si va avanti o si va indietro, non si può mai restare fermi, perché questo equivale ad andare in dietro.

C’è chi confonde le proprie motivazioni ….cercando sempre nuove esperienze che tocchino la sfera dell’emotività, non riconoscendo il tempo dell’adulto, dell’amore che chiede colpi di volontà ed iniziativa personale per alimentare i sentimenti.  

pg 186 La parrocchia piano piano aveva iniziato a ripopolarsi grazie ai momenti che ogni settimana vivevamo, con l’adorazione eucaristica, i vespri e il rosario.    

pg 191

Per chi ama concretamente, vivendo la via del digiuno dal proprio ego, una luce interiore sorgerà come l’aurora, le sue ferite si rimargineranno presto (rif Isaia 8)  

pg 210/211

Ogni vocazione necessità di cura e di nutrimento

È possibile smettere di commettere errori? Forse no, ma è sicuramente possibile imparare a ridurre i margini di errore e di evitar certe situazioni pericolose

Dio si fida di te a tal punto di mettersi nelle tue mani. Dio si fida di te a tal punto di donarti quest’uomo/donna come anima gemella da amare e custodire (nel matrimonio)

Un serio cammino di verità interiore è un percorso interiore che non ha mai fine  

Pg 212

Se impari a conoscerti, l’unica via per non farti nuovamente del male, è evitare di esporti in situazioni dove già sai di non avere il controllo.  

pg 221

Chiara cercava di spiegarmi che a volte è più facile e gratificante fare ciò che ci piace, anche se si trattasse di stare con i bambini di strada, mentre la santità autentica si costruisce nel rimanere la dove Dio ti ha posto, imparando anche a morire a se stessi.   Sacerdoti Don salvatore Boccaccio, vescovo:

don salvatore ha reagito con gioia , pensando al cielo e dichiarandosi subito pronto (pg 226

pg 230 essere consapevole delle nostre fragilità significa non esserne in balia, avendo la possibilità di fare delle scelte precise…anche se man mano che cresciamo diventiamo meno plasmabili, per me è stato importante essere smascherato nelle dinamiche inconsce..  

pg 235

La chiesa è guidata dallo Spirito Santo, e al di la delle sue povertà umane, permane e prevale lo Spirito di Cristo che la guida.

(con riferimento a certi uomini di chiesa)ho dovuto fare i conti con la gelosia, l’invidia, , l’arroganza, , l’indifferenza, la grettezza, di piccoli uomini che con , in mano uno stuzzicadenti ne hanno abusato comportandosi come se avessero uno scettro  

pg 238

Da Chiara Lubich, tutte le volte che sentirai la disperazione dell’anima…

Ricordati quella è la commedia Divina, è la logica del dono autentico! E’ essere con Gesù nella croce  

pg 254

È anche vero che si diventa umili solamente passando per le umiliazioni. Tante azioni, anche le più nobili, nascondono dietro un po di “ego” e queste prove mi hanno aiutato a rendermene conto aiutandomi anche a liberarmi dalla dipendenza del giudizio degli altri, crescendo in un amore sempre più puro e disinteressato, che punti ad “amare per amare”. La vita è davvero un continuo lavoro su di sé e se ci si mette in cammino seriamente, non si può evitare la sofferenza di fare i conti con i propri lati oscuri. Certe crescite si raggiungono a caro prezzo, ma ne vale sempre la pena.      

pg 257

Fino all’ultimo giorno della nostra esistenza nessuno può dare per assodata e raggiunta la meta, perché la vocazione, essendo parte della vita, è una realtà sempre dinamica, che chiede di essere confermata nel “qui e ora”, realizzandosi ogni giorno nella vita quotidiana, vero banco di prova delle nostre scelte.