San Giovanni Paolo II il mio amato predecessore

San Giovanni Paolo II il mio amato predecessore

Ed S.Paolo – 2020

€10.00

 

Dalla prefazione di Elio Guerriero: la presente pubblicazione si limita a raccogliere i testi espressamente dedicati da J.Ratzinger, alla figura del suo predecessore..

Lo scopo è duplice: favorire la devozione a San GP II e motrare l’amicizia insieme salda e tenera tra i due ultimi pontefici, che è una novità assoluta nel storia del papato e di grande edificazione per i fedeli.

 Pg 13: se il suo elevato ufficio può creare distanza, la sua personale irradiazione crea invece vicinanza

Quando poi si hanno contatti personali con lui è come se lo si conoscesse da lungo tempo…

Il titolo di “padre” papa, non appare più solo un titolo ma l’espressione di quel rapporto reale che si prova realmente davanti a lui.

Pg 14: accanto a lui si avverte, gli interessa l’uomo perché gli sta a cuore Dio

Bellissima quest’espressione, quanto ci può fare riflettere, anche noi “gli altri” i ns fratelli e sorella ci dovrebbero interessare in quanto ci sta a cuore Dio, ci ricorda l’espressione dell’atto di carità (ormai poco recitato), per amore tuo amo il prossimo come me stesso

Pg 21 Così, la questione della libertà, della dignità e dei diritti dell’uomo, della responsabilità politica della fede, non penetrò nel pensiero del giovane teologo come un semplice problema teorico.

Pg 22: La via della chiesa è l’uomo . Il significato vero di questa affermazione, spesso malintesa, dell’enciclica “Redentore dell’uomo” si può veramente capire se ci si ricorda che per il papa  ”l’uomo” in senso pieno è Gesù Cristo. La sua passione per l’uomo non ha nulla a che fare con un antropocentrismo autosufficiente. Qui l’antropocentrismo è aperto verso l’alto

Pg 24 il credere non estingue il pensare e non ha bisogno di mettere tra parentesi l’esperienza del nostro tempo. Al contrario soltanto la fede dona al pensiero la sua apertura e all’esperienza il suo significato. L’uomo non diventa libero quando diviene un solista, ma quando riesce a trovare il grande contesto al quale appartiene.

Pg 28 (con rif. All’incontro con i giovani a Parigi) Improvvisamente era diventato bello essere cristiani. Si è sperimentato che era bello pregare insieme, fare silenzio insieme, ricevere il sacramento della penitenza, e trovare così la riconciliazione con se stessi, con Dio e con gli altri; che è bello prendere parte all’eucarestia e sentire così la presenza del Signore.

Pg 36 Oggi anche gli spiriti critici sentono con sempre maggiore chiarezza che la crisi del nostro tempo consiste in una “crisi di Dio”, nella scomparsa di Dio, dall’orizzonte della storia umana. La risposta della chiesa allora può essere solo: parlare sempre meno di se stessa e sempre di più di Dio, testimoniarlo essere la porta per lui.

Questo è il vero contenuto del pontificato di Giovanni Paolo II, che con il passare degli anni si fa sempre più evidente.

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Il testo continua con una serie di riflessioni sulle encicliche firmate da S.GP II, (14) e su altre significative omelie e discorsi, sia del papa S.GP.II che del papa Benedetto XVI, nei primi anni del suo pontificato.

Sicuramente è un testo interessante e appassionante per tutti coloro che studiano la storia della chiesa, o desiderano approfondire la figura del nostro amato papa S.GP II, per sacerdoti, religiosi, seminaristi.