Quel cretino di un cristiano - autore Padre M. Botta

QUEL CRETINO DI UN CRISTIANO

Cinque passi al mistero

Padre Maurizio Botta

San Paolo

€ 16.00


L’autore di questo testo Padre Botta, probabilmente molti di voi lo conoscono, tiene da anni catechesi denominate Cinque Passi, a Roma, e dopo ogni anno pastorale viene pubblicato un libro con le tematiche e gli spunti trattati.

Il linguaggio è semplice ma ricco nei contenuti, con notevoli spunti culturali e spirituali da approfondire.

A tratti anche molto divertente.

Vengono riportate anche alcune delle domande che il pubblico gli ha posto, ed è straordinario leggere le risposte, perché quasi tutte quelle domande, sono quelle che abbiamo dentro anche noi!

Ecco perché leggere testi di questo tipo, ci allarga il cuore, è proprio lo Spirito Santo che vi/ci viene in aiuto e ci comunica qualcosa di importante per la nostra fede!

Testo indicato per tutti, giovani e non, e anche per chi per la prima volta si avvicina a questo tipo di letture, ed anche molto indicato per gli insegnanti per poter ritrovare quello “sprint”, nuovo, un pò di energia per la professione-missione.

Forse il titolo non è molto azzeccato, potrebbe sembra superficiale o critico, ma non è così! E' veramente un buon testo!

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Maestri, maestrini e cattivi maestri

Pg 53

Ecco mi piacerebbe che gli insegnanti amassero i loro studenti così…

Con uno sguardo di bontà anche nei confronti dei colpevoli, con lo stesso trasporto che Maigret ha nel confronto dei malviventi, sempre interessato a capire cosa passa nel loro cuore, quale è la loro debolezza, cosa li ha portati a compiere un reato. Vorrei che li amassero come Collodi ama Pinocchio e Geppetto, come Guareschi ama Peppone e tutta la sua banda di comunisti; con lo stesso sguardo carico di misericordia e benevolenza.

Si può essere insegnanti senza misericordia e bontà nei confronti dei propri allievi?

Franco Membrini

Questa è la tragedia di oggi tutta quella che chiamiamo emergenza educativa ..

Crescono pieni di paura ed incertezza come sulle sabbie mobili, perché non hanno adulti capaci di testimoniare una certezza, non hanno davanti adulti che abbiano speranza sufficiente davanti alla vita. Ecco il problema l’assenza di speranza in noi adulti

Pg 57

Se la cultura dello scarto prospera è perché noi adulti non abbiamo implorato lo sguardo di Cristo, l’unico che sempre spera su un ragazzo, che lo ama e custodisce ogni bellezza sempre

E stando con noi un ragazzo dovrebbe sentirsi felice, scaldato..e non perché siamo degli sciocchi degli ingenui, ma perché siamo persone che hanno conosciuto il dramma del dolore innocente, della malattia e nonostante questo sono convinte che ne vale la pena sempre. In troppi abbiamo perso la fede nel fatto che Cristo redime e salva anche il dolore, in particolare quello innocente

Pg 58

E puoi terrorizzali, diventare un insegnante che genera paura, di vivere, approfittando del tuo potere.

Devi far tua la dedizione amante di Cristo per quei ragazzi .

Pg 59

Credo che per un ragazzo sia importante già solo vedere un adulto che combatte per la speranza e custodisce la bellezza.

Perché la bellezza è fragile, delicata, sempre esposta al ridicolo, al pericolo di venir sbefeggiata

Pg 61

Per essere ammesso all’insegnamento dovresti essere folgorato dalla bellezza con tanta pazienza e misericordia per i ragazzi ed i genitori

Pg 64

Confesso che a volte al Signore chiedo semplicemente di essere come un camino, una stufa capace di dare un pò di calore a questi ragazzi che mi sembrano morti di freddo.

Ecco agli insegnanti credenti chiedo prima di andare a scuola di rivolgersi al buon Signore e di chiedere di essere misericordiosi come Lui.

 Il padrone del mondo

Libri e film continuano a ripeterci che non siamo liberi ma ci sono fili invisibili che determinano ogni nostra azione e decisione. Questa è la prima faccia del “il padrone del mondo”. E poi c’è una seconda , accattivante, suadente, dolce. E quella che con buone maniere cerca di convincerti che no noi siamo liberi e questa libertà è piacevole, comoda ed è un nostro sacrosanto diritto.

Il capitolo continua spiegando la favola di Pinocchio e di come Mangiafoco e Postiglione, rappresentino il potere, i soldi a cui molti si inchinano.

Riferito ai ragazzi di oggi

Pg 88

Il problema è piuttosto una cultura che li vuole soli perché pensino di essere gli unici e non abbiamo la forza di contrastare il potere della massa, dell’opinione comune

D’altro canto tra i ragazzi   è più evidente, ma negli adulti non è poi così diverso; esiste lo stesso terrore di essere soli

Da notare che queste catechesi si riferiscono al periodo 2019/2020, quindi…

Perché la libertà non è dire sempre si, né essere sciolti da ogni tipo di relazione al contrario. La libertà è dirsi anche dei NO per vivere delle gioie più grandi, per poter godere di più.

Tra le soluzioni che propone:

l’incontro faccia a faccia

pg 91

l’amicizia è un balsamo è l’antidoto contro il potere.

Pg 93

La lettura , l’opera, il balletto, i bei film, le opere d’arte ci rendono liberi e meno soggiogabili dal potere perché modellano il nostro senso critico.

Terzo antidoto: la preghiera

In Pinocchio quando Mangiafoco sta per arderlo, chiama Babbo!

Pg 95

Chi perde la fede nel padre ha solo la fede nel potere

Pg 106

Noi dovremmo fare pace con l’equivoco che l’amore e l’amicizia siano qualcosa di spontaneo e non richiedano invece grandissimi sacrifici. La pazienza costa. Perdonare e ascoltare è faticoso, ma non se ne può fare a meno se si vuole amare. Il problema è che abbiamo bandito la parola sacrifico dal nostro dizionario.

Pg 106

Il politicamente corretto è dittatoriale, però è fragile perché è teso, deve aggrapparsi a qualsiasi futilità per mantenere salde le proprie sciocchezze. E di fronte ha un uomo libero

Cap 4

Lingue biforcute

Sul giudizio e la maldicenza

Nelle nostre società la pigrizia e l’impazienza regnano sovrane – guai e chiedere a qualcuno di superarle

Diventiamo feroci perché siamo pigri e impazienti

Pg 116

Che poi è il desiderio di ogni uomo e donna, indipendentemente dall’età; qualcuno che ti ami sempre anche se sbagli

I rapporti di amicizia sono lenti per natura e faticosi, così come le relazioni che contano e i grandi amori Ma noi abbiamo inventato i cellulari che forgiano all’impazienza

Pg 119

Vi invito a rifletterci; che visione abbiamo della realtà? Come giudichiamo i fatti?, le esperienze? ..e quindi in ultima battuta, noi e le altre persone?

Pg 120/122

Ecco il senso della frase di San Filippo Neri, : quando dice mortificare la razionale; non significa reprimere la ragionevolezza, ma piuttosto quell’uso ossessivo della ragione che ci rende irragionevoli nelle scelte…

…e ci accorderemo con il giudizio e il pensiero attuale di Dio per quella persona..

Solo allora la nostra realtà non sarà più condizionata, da come ci sentiamo, da quello che crediamo siano i giudizi degli altri; la nostra realtà coinciderà con il fervore e la dedizione di Dio per noi, con i suoi progetti straordinari per noi.

E amare gli altri sarà possibile anche non sapendo nulla di loro.. (con particolare riferimento ai propri familiari ndr)

Ed io non sarò in pace quando penso: Sentirà che le voglio bene? Oppure faccio abbastanza per lei?

Perché quando un giudizio non è pieno della vitalità di Dio , è straziante!

Pg 125

Capire la volontà di Dio…

Ecco continuate a ripetere il verbo “capire”, mentre la chiave di tutto è “volere”. Io so che la bontà di Dio è fuoco, amore, speranza e la voglio! Poi per capirla leggo il vangelo  quindi so che Dio vuole che io sia umile, che preghi senza stancarmi mai e che ami e che benedica i miei nemici..

Pg 126

Domanda..è giusto dire male del male..?

Certo che è giusto dire male del male, ma solo di quello commesso e non di chi lo commette. La maldicenza invece è proprio un vizio orrendo..

Pg 143

Un cristiano non è un vittimista e anche questa visione triste è una tentazione

Pg 147

Perché amiamo la verità? Perché amiamo la luce?

Pg 151

La preghiera è una questione di insistenza. Gesù lo dice chiaramente.Bisogna sentirsi inopportuni con Dio, non mollare: “ perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sara aperto

Per Gesù la richiesta dello Spirito Santo è essenziale…come quella di un bimbo che chiede al padre di dargli da mangiare

Pg 156

Come si riceve lo Spirito Santo?

Innanzitutto non è una questione di comprensione, i più intelligenti non sono avvantaggiati, né coloro che amano il bello, la cultura, l’arte. Non è così che si riceve lo Spirito Santo.

Durante la messa, nella preghiera eucaristica, nel momento in cui pane e vino diventano corpo e sangue di Cristo ci è detto: A noi che ci nutriamo del corpo e sangue di tuo figlio, dona la pienezza dello Spirito Santo, perché diventiamo in Cristo un solo corpo e un solo Spirito. Il vero valore della messa è indipendente dalla presenza del popolo, e il sacrificio di Cristo è potente, lo raggiunge e lo sfama anche in questi giorni in cui non ha potuto ricevere il sacramento della comunione.

…è la potenza dei sacramenti che trasforma le nostre esistenze..

Domanda come mai la vita di tanti credenti…che ricevono questi sacramenti..non ci appare trasformata..?

La risosta è che questi sacramenti non sono “magici” e la forza dello Spirito richiede sempre una risposta della nostra libertà

Pg 159

L’esperienza che facciamo di noi stessi è proprio l’incapacità di essere trasformati

Pg 160

Per Gesù, il credente, il discepolo, il santo è un povero che, come una vedova senza difesa, grida giorno e notte chiedendo: Sfamami con tuo Spirito Signore.

Cambia il mio cuore, che è guidato dallo Spirito non sarà portato all’inimicizia, alla fazione, alla gelosia, alla pornografia.

Pg 164

Cos’è il peccato contro lo Spirito Santo?

Spiega che i farisei consideravano il potere di Gesù di scacciare i demoni veniva dal demonio…

Questo è il peccato contro lo Spirito Santo, chiamare “male” il “bene”

Pg 169

Quando sentiamo in noi la propensione al perdono, il cuore che si scioglie nei confronti degli altri, ecco la possiamo essere certi che è un ispirazione dello Spirito Santo

Pg 170

Quando un intuizione che pretendiamo essere stata ispirata dallo Spirito Santo contraddice un insegnamento della chiesa nella sua tradizione vivente ha sempre impartito, ci troviamo di fronte a un interpretazione soggettiva ,Quindi risponderei che, più che di un padre spirituale , c’è assoluto bisogno di un confronto vivo con la tradizione viva della chiesa, ossia con ciò che ha sempre costruito e creduto , magari approfondendolo ma mai cambiandolo.

Un albero può crescere armonicamente, ma le radici il tronco, restano sempre quelli.

La chiesa non è statica.. non è solo radici ma è dalle radici che, come un albero si sviluppa.

Pg 171

Magari sei a messa o a qualche catechesi…e mentre ascolti a un certo punto senti una parola che ti infiamma, ti trafigge il cuore ed al contempo ti trasmette un infinito desiderio di bene, di fare le cose sul serio, di pregare senza stancarti, di ritornare a confessarti. E lo senti con una grande dolcezza insieme. Ecco un ispirazione dello Spirito Santo, che da la pace e ti ricorda le parole di Gesù, le rende vive. A volte invece durante una Lectio Divina, senti che c’è una parola che sembra rivolta proprio a te, come se lo Spirito Santo ti stesse parlando . Molti santi raccontano che in alcuni momenti della loro vita una parola del vangelo, ascoltata mille volte,e che non li aveva mai toccati , all’improvviso sembra rivolta proprio a loro , in modo vivido, forte, inconfutabile. E’ così che si riconosce la voce dello Spirito Santo

Pg 175

Domanda: come faccio a capire quando è lo Spirito Santo che agisce in me..o mi sto illudendo… (nel esto la domanda è più lunga, l’ho riassunta)

Quando suoni la chitarra devi accordarla perché se è scordata non va bene..

La vita spirituale è accordare i nostri desideri a quelli di Cristo, perché la volontà del figlio è la stessa del Padre.

Detto questo bisogna fare molta attenzione a non coltivare un idea strumentale dello Spirito Santo…

Lo Spirito Santo ti guida si, ma a volere ciò che Cristo vuole. E saper quale è la volontà di Cristo è molto semplice ; lui ha enunciato molto chiaramente ciò che vuole da noi: amatevi come io vi ho amato, perdonate…

Lo Spirito Santo allora ci è dato per contrastare, la gelosia, l’invidia, la fazione, la divisione, la tristezza

Lo Spirito Santo ci porta alle priorità e alle volontà di Cristo e sono quelle indiate nel vangelo - Imparate da me che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime-  ristoro dall’orgoglio, dalla superbia, dall’arroganza con gli altri, dalla presunzion. La santità rende umili. Come Cristo

Pg 176

Mi dicono che c’è bisogno di catechesi…

La verità è che forse c’è bisogno di ascoltare con più attenzione le tante meravigliose catechesi che ci sono oggi a disposizione… (ne elenca alcune)

Quindi non sono le catechesi a mancare, ma il silenzio..

Serve meno rumore, più meditazione, più riflessione, rilettura più scrittura e discernimento, su ciò che ascoltiamo e leggiamo…

Pg 179

La preghiera del pellegrino russo , la filocalia > la ripetizione del nome di Gesù:

Signore Gesù Cristo Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore, una delle formule più classiche di giaculatoria, all’inizio ci si abitua alla ripetizione che poi diventa preghiera, in un secondo momento, una sorta di habitus, una buona abitudine che diventa preghiera.

Pg 180

Vieni Santo Spirito, vieni per Maria

Lo Spirito Santo proviene dal sacrificio di Cristo, che è opera di Dio, ma contiene anche il SI, di Maria , la carne di Maria.

Pg 181

Gv 20,21-23 ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi.

Il primo dono del Risorto è lo Spirito Santo per tagliare le catene del peccato

Pg 182

L’esperienza della chiesa, di tanti santi e battezzati mostra come una confessione regolare, anche per i peccati veniali, sia di grande aiuto nel cammino di unione di volontà con Gesù nell’accordare i nostri desideri ai suoi

Pg 183

Preghiera allo Spirito Santo

Una preghiera che mi ha aiutato molto e: Signore usami, prendimi e usami per portare il tuo amore. Io non sono capace di nulla, sono un Caino, tendenzialmente incline alla cattiveria, all’ingratitudine, alla maldicenza, e a tutte le peggiori tentazioni della carne, però io non voglio cedervi. Usami per il bene, usami per amare, donami il tuo Spirito, così sarà Pentecoste. Perché lo spirito è dato senza misura e Gesù è perenne garante della sua perenne effusione. Basta chiedere.