LA CONFESSIONE

La confessione

Un sacramento da riscoprire

Mimep – Docete

16.00

 Questo libro è molto ben fatto! Cosa pensiamo noi della confessione? Se la pratichiamo, e ringraziamo Dio se abbiamo questa attenzione - probabilmente pensiamo di sapere già tutto, ma sovente non siamo in grado di spiegarla ed invitare altri a farla, ed anche sovente.

In questo libro viene descritto in modo dettagliato ma anche molto semplice ed alla portata di tutti, che il senso del perdono/chiedere scusa/fare penitenza etc, nasce da lontano…già dal peccato originale.

E’ un libro che ogni cristiano dovrebbe leggere, ed ogni sacerdote dovrebbe aiutare i fedeli a comprenderla meglio, ed invitare altri a farla.

Oggi una parte di chiesa, svalorizza questo sacramento, alcune volte palesemente, ho sentito io stessa in questi giorni, una catechesi dove commentando il brano di Giovanni (qui sotto enunciato insieme al punto di riferimento dal catechismo della chiesa cattolica) si diceva che non  occorre chiedere perdono…ma solo riconoscere il proprio errore! Che è già qualcosa, ma auto assolversi, mette nuovamente il nostro io al centro e non Dio, e non la nostra umiltà.

 976 Il Simbolo degli Apostoli lega la fede nel perdono dei peccati alla fede nello Spirito Santo, ma anche alla fede nella Chiesa e nella comunione dei santi. Proprio donando ai suoi Apostoli lo Spirito Santo, Cristo risorto ha loro conferito il suo potere divino di perdonare i peccati: « Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi » (Gv 20,22-23).

Inoltre il fatto che questo sacramento non viene valorizzato lo si comprende, non solo da quanti pochi si confessano.., ma quanti pochi sono i sacerdoti che regolarmente si fanno trovare in chiesa per esercitare questo ministero. A Medjugorie infatti, definito anche – il confessionale del mondo – tutti si confessano ma i confessionali ed i confessori sono ampiamente disponibili.

Se abbiamo a cuore la grazia che ne deriva, soffriamo e preghiamo per tutti coloro che non la praticano regolarmente ed in particolare per i malati e morenti.

Libro adatto per tutti i cristiani, anche i giovani, i catechisti ed anche per i sacerdoti, per avere spunti di predicazione.

Vi riporto qualche appunto..

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Pg 7/8

Per molti cattolici la confessione è una questione confusa, più ne abbiamo bisogno, e meno sembra che la desideriamo.

Questa riluttanza a parlare delle nostre cadute morali, è naturale-

E’ del tutto naturale per noi provare imbarazzo al solo pensiero di inginocchiarci davanti ai rappresentanti di Dio sulla terra

Quando cominciamo a negare i nostri peccati, iniziamo a vivere nella falsità ..perché abbiamo negato le nostre responsabilità.

Pg 23

Molti pensano che la confessione sia una cosa che è stata inventata dalla chiesa cattolica. In un certo senso questo è vero , perché la confessione è un sacramento della Nuova Alleanza e perciò non avrebbe potuto essere creato prima che Gesù avesse sigillato quell’alleanza con il suo sangue (Mt 26, 27-28)

Ma nella tradizione di Israele , alla quale Gesù era fedele la promulgazione di un alleanza conteneva sempre disposizioni per il perdono dei peccati.

Anche nell’episodio di Adamo ed Eva (spiegato nel cap 2) Dio sa cosa hanno fatto, ma con le sue domande vuole una “confessione”, un rendersi conto della loro responsabilità per la loro disubbidienza. Anche con Caino ed Abele, Dio chiede: “cosa hai fatto” Genesi 4,

Anche qui varie giustificazioni pur di non riconoscere/confessare

Pg 33

Questo si vede anche nei rapporti umani. Quando offendiamo qualcuno, spesso siamo lenti nell’ammettere la nostra colpa. Ci scusiamo, neghiamo le nostre responsabilità. Ma per risanare il rapporto – dobbiamo confessare la nostra colpa, dire che ci dispiace anche se non vogliamo dirlo. Non solo questo ma dobbiamo anche riconciliarci, con la persona che abbiamo offeso. Ovviamente tutto questo vale anche a un grado molto superiore, quando la persona che abbiamo offeso è Dio

Dio rese possibile la confessione promulgandola come una legge nella liturgia d’Israele

Nei documenti della chiesa la confessione è chiamata il sacramento della penitenza ..questi termini non son intercambiabili e sinonimi

Il termine penitenza indica un atteggiamento ed un azione

Pg 193

Gli atti di penitenza, tuttavia non sono limitati alle confessioni sacramentali. Essi includono tutti gli atti di rinuncia offerti per fare ammenda dei nostri peccati o dei peccati degli altri.

Il cristiano che possiede la virtù della penitenza è sempre desideroso di fare sacrifici per il bene degli altri, e la maggior parte di questi sacrifici saranno azioni silenziose e comuni – occasioni in cui affrontiamo un piccolo fastidio per offrire una comodità, un piacere o una consolazione a un'altra persona

Pg 214

La nostra confessione deve essere non solo frequente, ma ben programmata. Dobbiamo avere come obiettivi per vincere il peccato e per progredire nella virtù e dobbiamo impegnarci per il raggiungimento di questi obiettivi.

Pg 216

Trovare il confessore giusto richiede tempo e fatica

Ci sono persone che girano da un confessionale all’altro finché non trovano un sacerdote che gli dica che i  loro peccati non sono veramente peccati, ..se facciamo così non stiamo realmente cercando un nuovo confessore, stiamo cercando un nuovo Dio


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