L' arte di Guarire

L’arte di guarire

L’emoroissa e il sentiero della vita sana

Don Fabio Rosini

Ed S.Paolo

 

Prendo spunto da un’altra frase che proprio stamattina ho letto: (da un altro testo)

Il medico non viene per dirti che non sei malato, quando lo sei, ma per curare le ferite che ti sanguinano -  tratto da la pace del cuore/ p Livio. Nel momento in cui il lettore, inizia a leggere questo testo di Rosini (perché l’ha comprato o glielo hanno regalato) dovrebbe avere almeno una minima consapevolezza, di una qualche “malattia”, e del bisogno di essere guarito. Diversamente, se l’approccio è non sono malato e non devo guarire da nulla, sarà una lettura faticosa. Siamo tutti “malati”, nel senso psicologico e spirituale del termine, abbiamo tutti ferite, delusioni, rabbie, rancori, tristezze, che ci accompagnano più o meno consapevolmente fin dall’infanzia, la vita poi spesso le ha alimentate e ingigantite, soprattutto se non c’è né siamo mai presi cura. Don Fabio, noto biblista e creatore del percorso delle “10 PAROLE”, con una pluriennale esperienza, prima su di se, e poi su molti giovani e non, di accompagnamento, ci conduce attraverso diverse tappe in questo percorso di SCOPERTA, delle nostre malattie, della consapevolezza, dei sintomi, e della cura. Ovviamente, difficilmente un libro, per quanto ottimo, può essere esaustivo in questo, per ogni cura, è fatta di tempo, di tappe, di amore etc, ma può essere un primo gradino per intraprendere un cammino. Quello delle “10 parole” per chi non l’ha fatto, di cui nel testo si sente il profumo…, e magari molti altri. Ovviamente il medico, è Gesù Cristo che morto e risorto per noi.

Nel corso del testo viene raccontato più che spiegato il significato del Credo, e del perché è SIMBOLO  di noi cristiani, eppure non lo conosciamo bene

Lo stile usato, è cmq fresco, allegro,  simpatico, senza rinunciare alla serietà degli argomenti proposti.

Ecco alcune parti, per farvi un idea:

pg 75 resteremo sempre un pò sconosciuti a noi stessi, avrei orrore del contrario.. restiamo sempre un pò i marinai della nostra esistenza, non i capitani

pg 77 C’è uno che morto e risorto per questo, per liberarmi dalla mie catene interiori che schiavizzano la mia anima…sarà solo una relazione quella che guarisce le mie relazioni malate. Solo l’amore guarisce l’uomo veramente

pg 84 Esistono paure buone e cattive, buoni paure non rovinano, ma custodiscono le relazioni..Il timor di Dio regala paure sacrosante..

pg 88 dobbiamo identificare un avversario che non ha voglia di essere smascherato../ le paure generano violenze, ingiustizie, e avidità insaziabili…

pg 89 ..da quando l’uomo non ha più creduto all’origine non umana del male, ha fatto subito dopo, il passo successivo: ha demonizzato l’uomo../ il male nella storia non si spiega con la somma delle responsabilità umane. Cìè un additivo nel male, il DNA del male non è umano, il DNA dell’uomo è il bene, il male è la sua stortura

pg 97 abbiamo nel cuore uno spiffero freddo di rifiuto di noi stessi…quella è la menzogna che genera le paure.

Pg 98 non potrò guardarmi in un altro modo se prima non mi sentirò guardato in un altro modo. Non potrò amare la povera cosa che sono se prima non mi scopro amabile

Pg 117 ma è una tecnica del maligno: far apparire un bene ipotetico, in nome del quale compromettere un bene reale, che al momento appare secondario…alla fine l’ipotesi è aria fritta, ma il bene reale è andato in rovina..

Pg 126 non si esce dal male se non lo si ha in  antipatia…gli idoli vanno spezzati e non se ne esce senza un atto oggettivo di diniego. Non si esce mai da un male senza dirgli no.

Pg 132 la guarigione autentica inizia dall’ascolto

Pg 143 parlami di Gesù e vediamo se mi mette voglia di toccarlo…

Pg 144 se Lui viene annunziato, questo rovescia tutto

Pag 145 sono varie le occasioni in cui Dio feconda il nostro cuore per mezzo di una parola. Talvolta ci vogliono anni per assimilare il bene che uno si porta dentro, seminato da qualcuno che ci ha detto quello che andava detto, che ci ha indicato la fede che libera e non opprime, che ci ha voluto bene

Pg 156 Se iniziamo a parlare di Gesù, non possiamo farlo senza dire che Dio è padre

Pg 159 non c’è da chiedersi se siamo amati ma da lasciarsi amare e da accettare di essere amati tanto poveri…siamo noi che possiamo dire no a Lui, non il contrario, e non per obbligo ma per un amore infinito che nessun peccato potrà mai soverchiare.

Lui può essere il mio Signore, e non più tutti quegli idoli che mi hanno ingannato nella vita. Questo Signore è mio e tuo. E per me e per te. E’ colui che ha il potere di liberare la vita mentre altre …

(CONTINUA...)