IL SEGRETO DI MIO FIGLIO - CARLO ACUTIS

Il segreto di mio figlio

Antonia Salzano Acutis

CON Palo Rodari

Ed Piemme

€17.90

 

E’ un libro molto denso di contenuti, viene raccontata attraverso la madre, la vita di Carlo attraverso vari episodi, dai quali si evince la sua semplicità, la sua fede, la sua santità.

Ma non è soltanto una raccolta di aneddoti, anche se alcuni interessanti e divertenti.

Viene anche spiegata la fede di Carlo, della sua famiglia e della chiesa, menzionando parti del  catechismo della chiesa cattolica e raccontando la  vita di  molti santi,

Perché un cristiano – oggi più che mai – deve FORMARSI ed INFORMARSI.

Un libro consigliato ad ogni cristiano praticante, per conoscere bene o meglio questo santo (per ora beato) e crescere nel cammino di santità,

Ma anche ad altri, anche se non praticanti, possono soddisfacendo magari la curiosità di cosa può scrivere la madre di un santo, avere modo ed occasione di approfondire la propria fede, e trovare risposta a tante domande.

Alcune pagine sono molto profonde e quasi commoventi, sono travolgenti, toccano l’anima.

Particolare attenzione e spazio viene data all’Eucarestia, al suo significato, ed alle innumerevoli considerazioni che la chiesa ed i santi hanno dato nel tempo. Carlo è stato il santo dell’eucarestia sia la Santa messa che l ‘adorazione eucaristica, aveva uno slancio ed un amore veramente speciale, non unico, perché come lo stesso testo approfondisce, molti altri santi ne hanno fatto il centro della loro vita di fede.

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Pg 69

Se Dio possiede il nostro cuore, allora noi possederemo l’infinito.

Un passo avanti nella fede è un passo avanti verso l’essere, ed un passo indietro rispetto all’avere.

Pg 77

Carlo Acutis diceva a proposito dell’adorazione eucaristica: Lui mi guarda e io lo guardo. Questo sguardo è arricchente. Lascio che il Signore mi osservi, che scavi dentro di me, che formi la mia anima, che la plasmi. Lui è realmente presente non è un invenzione.

Pg 87

Ci sono tanti fili che ci legano di generazione in generazione.

Dobbiamo chiedere senza paura e con insistenza a aiuto a chi dei nostri cari non c’è più.

Siamo noi che abbiamo bisogno di loro e non solo viceversa. E’ un rapporto quello dei nostri cari che non finisce, ma che continua. Dal cielo possono aiutarci, dal cielo possono mandarci un pò della loro luce.

Pg 97

…in me resta oscura una zona e inesplorata un area che riserva sorprese incredibili. E’ necessario per progredire, illuminare quella parte, sollevare i veli che non mi permettono di vedere, scandagliare le proprie profondità. Ciò può essere doloroso prima o poi deve essere affrontato per far si che si riequilibri, si riarmonizzi, si purifichi

Pg 99

per esempio ogni anno togliere un difetto, conquistare ogni anno una virtù.

Pg 108

Il peccato, che è una separazione volontaria dall’amore di Dio, comporta una colpa e una pena. La colpa è rimessa dall’assoluzione che riceve, chi pentito si accosta al sacramento della Riconciliazione. La pena è scontata con la penitenza o il purgatorio. Ed ecco che le pene e i dolori, gli acciacchi, le contrarietà, le prove, le avversità, le malattie, vengono ad avere un perché. Dio non le permetterebbe se non ricavasse un bene maggiore nelle anime che lo amano.

Pg 127

Carlo diceva: ..che ogni minuto che passa è un minuto in meno che abbiamo per santificarci , e il tempo non va sciupato in cose che non piacciono a Dio, ma dobbiamo farcelo alleato.

…la vita pur essendo un dono immenso, è comunque una prova, nella quale possiamo o meno accettare l’amore di Dio e la sua volontà su di noi.

Pg 129

Carlo diceva: ciò che veramente ci renderà belli agli occhi di Dio, sarà solo il modo con cui l’avremo amato e come avremo amato i nostri fratelli.

Pg 133

Annientamento della superbia, dell’orgoglio e di un disordinato amor proprio deve essere il lavoro costante di ogni vero cristiano, di chiunque voglia seguire l’amore di Gesù Cristo. Ed è straordinariamente necessario cominciare sin dall’inizio della vita spirituale questa lotta contro se stessi.

Pg 137

Carlo si confessava tutte le settimane, …desiderava migliorare su tutto, sia nell’amore verso Dio, sia in quello verso il prossimo, a partire dai genitori (confidenza ricevuta da un sacerdote che confessava Carlo). Voleva perfezionare l’amicizia con i suoi coetanei, con i compagni di scuola con i professori.

Usava anche un altro paragone per far capire la necessità di confessarsi: la mongolfiera per salire in alto ha necessità di scaricare pesi, così come l’anima per elevarsi al cielo, ha bisogno di togliere quei piccoli pesi che sono i peccati veniali. Se per caso c’è un peccato mortale, l’anima ricade a terra e la confessione è come il fuoco che fa risalire in cielo la mongolfiera. Bisogna confessarsi spesso, perché l’anima è molto complessa.

Pg 138

Carlo diceva che l’infelicità nasce dal peccato e dalla lontananza da Dio.

Pg 148

Si preoccupa molto se vedeva persone lontane da Dio, e iniziava subito a pregare per loro. Diceva che se la Provvidenza gliele aveva messe accanto era perché lui facesse preghiere di intercessione.

Pg 150

Parla il domestico, convertito e battezzato grazie a Carlo:

Il bambino mi diceva che le virtù si acquisiscono principalmente attraverso un’ intensa vita sacramentale e che l’Eucarestia è sicuramente il culmine della carità e che attraverso questo sacramento il Signore ci fa diventare delle persone complete.

 

 

Pg 156

Mio figlio diceva che la santificazione di un’ anima è innanzitutto opera di Dio. Egli determina secondo la sua volontà gli aiuti che offrirà a ciascuno di noi…

E il Signore donerà tante più grazie a seconda della generosità e gratitudine con cui le accoglieremo e le faremo fruttificare. Dalla nostra cooperazione a queste grazie interiori dipenderà in gran parte il nostro progresso per l’eternità.

Questi regali di Dio richiedono sempre un nostro sforzo, come ad esempio il compiere i doveri del proprio stato, il pregare bene, il mor

Pg 158

Le tre virtù teologali: fede speranza e carità

Le quattro virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza

La scuola domenicana ne cataloga circa duecento di virtù, ma da queste prime sette, dipendono tutte le altre

Pg 159

Carlo ha fatto catechismo ai bambini ed insegneva loro quanto segue:

1)     Santa messa quotidiana

2)     Adorazione eucaristica davanti al tabernacolo

3)     Recitata quotidiana del santo rosario

4)     Lettura della Sacra Scrittura

5)     Confessione tutte le settimane

6)     Fioretti al Signore e alla Madonna

7)     Chiedere aiuto all’angelo custode

Mio figlio era profondamente convinto che nella misura in cui un’anima compirà continui e numerosi sforzi d’amore per Dio (..) donandosi senza riserve (..) Dio diffonderà in essa una pace ineffabile che la riempirà e la ispirerà un profondo distacco per le cose di questo mondo.

Pg 164

Bisogna anche imparare a sopportare le offese. Anche in questo la vita di Carlo ci è di esempio..

Ha frequentato la scuola delle offese quando ad esempio i compagni lo prendevano in giro per il suo andare a messa o vestirsi non “alla moda”

Ha saputo così bene tacere e non difendersi, non offendersi, da acquistarsi nonostante la sua “diversità”, la stima e l’amicizia dei compagni e anche di molti adulti.

Pg 166

Ognuno di noi deve e può diventare un luogo di “sacro silenzio” come avviene nella celebrazione liturgica

Con rif al silenzio di Nazareth

Insegnaci quanto importanti siano il lavoro di preparazione, lo studio, la meditazione, l’interiorità della vita, la preghiera

Il peso di una persona, ossia il suo valore. È proporzionato alla sua capacità di silenzio. Il vero silenzio infatti da spazio alla grazia, alla guida forte e soave dello Spirito Santo, Spirito di Verità e di amore, di comunione e di pace, di santità e di gioia.

Pg 192

Tanti dicono che Gesù è nato povero, che è stato posto in una mangiatoia e cose di questo genere, e per questo è nato umile. Ma non è per queto che Gesù è nato umile. L’aver unito alla natura divina la natura umana, è stato il gesto più sublime di umiltà

 Pg 250

Le virtù teologali che il battesimo ha infuso, vanno coltivate e portate a frutto nella vita quotidiana lotta contro i difetti. Gli altri devono accorgersi che hanno davanti e di fianco gente che vive di spiritualità; una spiritualità sofferta e offerta. Il cristiano è profeta se riesce a influenzare il suo ambiente in modo da trasformarlo radicalmente.

Per Carlo essere profeta è dare al mondo la prova che si è in continuo ed efficiente ed efficace contatto con il cielo. Contatto reso evidente dal sorriso, dalla disponibilità, dalla pazienza, dalla comprensione, dall’intelligente saper capire l’altro…si parla tanto di “nuova evangelizzazione”, E’ questa non altra!

Pg 255

Emanuele >Dio con noi

Il “con” significa vita insieme. E vita insieme significa: convivenza, compartecipazione, collaborazione, piani a due, interazione, armonie, ideali rincorsi insieme, valori vissuti insieme, valori difesi insieme, valori migliorati insieme

Pg 256

Se la gente capisse l’importanza dell’eucarestia ci sarebbero talmente tante file per andare a fare la comunione, che non si riuscirebbe più entrare nelle chiese.

Pg 270

Nel mondo antico la parola greca ed il suo equivalente in latino ADORATIO, erano usati per indicare venerazione. adorazione, sottomissione e di rispetto verso la divinità. La sottomissione cristiana non è altro che una forma di amore e di fiducia in quel Dio che ci ha amati per primo e che ogni giorno si fa nostro compagno di viaggio nel Santissimo Sacramento. Come diceva Carlo, la sottomissione significa “essere a disposizione completa, totale, globale di Dio”

Pg 272

Adorare significa offrire il meglio che si ha a Dio. E’ affidarsi a Gesù e con Gesù al Padre e allo Spirito Santo. Per mio figlio nell’adorazione eucaristica s’incontrano due abissi: l’abisso della nostra povera umanità peccatrice con quella della misericordia divina.

Pg 273

Il tabernacolo è sinonimo di culla di grazie. Nel Tabernacolo la Santissima Trinità opera.

La realtà eucaristica è la prova e la riprova e la controprova di questa destinazione alla santità.

Santità che si raggiunge con questa fedeltà all’eucarestia…La frequenza con il Santo, santo lo rende

Pg (da definire)

Importante era per Carlo instaurare un rapporto personale con il proprio angelo custode perché questi fedeli messaggeri sono un dono speciale e unico che Dio fa a ogni singola persona. Instaurando questo dono personale noi beneficeremo delle sue ispirazioni

Se per caso andremo in purgatorio anche li godremo della sua assistenza e della sua intercessione, ma lui non verrà con noi se dovessimo finire all’inferno. Padre Pio diceva che se con gli occhi potessimo vedere i demoni che ci circondano non potremmo più vedere la luce del sole. Nei luoghi in cui la nostra anima si sente edificata e più vicina a Dio è perché in quel luogo sono particolarmente presenti i Santi angeli.

Pg 276

Per Carlo stando davanti all’eucarestia si diventa santi, si viene trasfigurati su questa terra.

Pg 278

Per mio figlio la presenza di Gesù nel tabernacolo era paragonabile a una potentissima calamita, che appena ci si avvicina, attira fatalmente tutte quelle anime che lo cercano sinceramente e le fa innamorare di Lui.

Coloro che saranno disponibili a sintonizzarsi con la “sua voce” anche se questo dovesse comportare fatica, perseveranza, impegno, sacrificio, prima o poi ci riusciranno. E più andranno avanti in questo cammino, e più saranno in grado di percepire quel battito di cuore di Gesù che palpita incessantemente d’amore per noi.

Pg281

Di fronte al sole ci si abbronza, ma di fronte a Gesù Eucarestia si diventa santi.

..quando in una stanza entra un sottile raggio di sole, il pulviscolo che c’è nell’aria si rivede a occhio nudo..

Allo stesso modo avverrà con la nostra anima…facendo adorazione eucaristica, saremo colpiti dalla luce che l’Eucarestia sprigiona e così saremo in grado di vedere quella “polvere” che inquina la nostra anima e ci impedisce di progredire nel cammino di santità

Pg 282

S.Teresa di Lisieux: pensa che Gesù è la nel tabernacolo apposta per te, per te solo; egli arde dal desiderio di entrare nel tuo cuore-…consiglia l’ora di adorazione che ti è stata assegnata come un ora di paradiso, andate la come si va in cielo, al banchetto divino, e quest’ora sarà desiderata, accolta con gioia. Mantieni dolcemente vivo il desiderio nel tuo cuore.

L’essere fedeli a Dio e alle sue parole di vita, ai comandamenti, ci meriterà la benedizione divina

Rifiutare il Signore è privarsi delle sue benedizioni.

Pg 283

Al cospetto del Santissimo Sacramento, le anime che hanno il cuore predisposto, vengono ammaestrate sulle cose celesti.

Per vivere d’amore bisogna che le anime si nutrano d’amore e questo nutrimento spirituale lo riceviamo cibandoci  del cibo di vita eterna.

Pg 284

La caratteristica dell’amore su questa terra, sarà sempre quella di essere un amore crocifisso

Pag 294

Il mondo, come un polipo, con i suoi tentacoli, cerca di impedire la nostra santificazione, attirandoci a sé come una calamita