Il mio nome è Satana
Storie di esorcismi dal vaticano a Medjugorje
Fabio Marchese Ragona
(prefazione di Fra Benigno)
Ed. S.Paolo € 16,00
In generale potrebbe sembrare uno dei tanti libri, che raccontano e testimoniano l’attività degli esorcisti, ed in parte è così, per chi non ha mai letto nulla a riguardo questa è un’ottima lettura e un ottimo inizio.
Ma in questo testo c’è qualcosa di più, per almeno tre motivi:
1) perché vengono intervistati diversi esorcisti, e quindi la testimonianza è più variegata, e
2) vengono sottolineati e raccontati come l’intervento cioè la co-presenza durante gli esorcismi di famosi santi, quali Santa Gemma Galgani, Don Bosco, San padre Pio e beati come: beata Laura Vicuna, beato Carlo Acutis, beato Rolando Rivi , siano molto importanti per l’ottenimento della liberazione, sempre senza negare il fatto, che chi è che libera è sempre Dio. E questo può essere un invito anche per noi ad invocarli per aiutarci nel cammino di santità e liberarci dalle tentazioni (che tutti abbiamo) ed a ringraziare per questo dono, avere tanti santi in cielo che ci possono aiutare!
Ma qui viene anche testimoniata la “partecipazione straordinaria” di San Giovanni Paolo II, a pochi giorni dalla morte, quando ancora non era santo ufficialmente, anche se come sappiamo lo avevamo già tutti compreso, e già ai funerali era apparsa la scritta santo subito.
Viene anche menzionato il fatto, che i bambini abortiti pregano per la loro madre, affinché riconosca il grave peccato, si penta e si converta.
3) Come menziona il sottotitolo, viene anche raccontato come la Madonna operi ed interceda per la liberazione a Medjugorje, a testimonianza, (nel caso c’è ne fosse ancora bisogno) che quella è proprio una terra benedetta e che li la Madonna è più viva e più presente che altrove.
Una cosa particolare che non ricordo di aver visto in altri testi di tematica simile, è che al fondo ci sono delle preghiere di liberazione da fare.
Come è mia abitudine vi lascio qualche breve paragrafo da leggere.
Dalla
prefazione:
Fra Benigno
dice:
…di grande
utilità, il presente libro anche a quei cattolici che ancora si ostinano a non
credere all'esistenza del demonio e dei diavoli.
Per un cattolico
punto di riferimento non può essere la cultura laica, ma la Parola di Dio. Essa
è lampada per i nostri passi e luce sul nostro cammino (salmo 119). E’ secondo
ragione credere che tutti i contenuti della rivelazione divina soprattutto se
proposti dal Magistero della chiesa…
La fede di noi
cattolici è fondata sull’autorità infallibile di Dio che, se rifela qualcosa a
noi uomini, non può ne sbagliarsi ne ingannarci (pg 11)
Ne segue che per
un cattolico il credere o non credere nell’esistenza di quest’entità
personale (al demonio ndr) non è
qualcosa di facoltativo. E’ invece un dovere, pena, l’incorrere in un peccato
di eresia…
La cosa più
grave è che una tale negazione, implica una tale riduzione del valore della
redenzione di Dio, se è vero come è vero che il Figlio di Dio è apparso “…per
distruggere le opere del diavolo” (let Gv3.8) e per ridurlo all’impotenza
(Ebrei 20.14)
Pg 181 Una volta uno spirito impuro disse che i
sacramenti sono la rovina peggiore per lui, specie la confessione. ..Il primo
esorcismo da fare è proprio la confessione che deve essere frequente, seguita
dal rosario che è la catena per il demonio
Pg 197
Quando siamo in
grazia di Dio, ovvero riceviamo spesso il sacramento della riconciliazione,
l’Eucarestia, ascoltiamo il vangelo, preghiamo in maniera assidua, non abbiamo
niente da temere dal demonio.
Pg 198
Occorre tenere
ben chiaro che il nemico, Satana non è onnipotente in quanto è un angelo,
quindi creatura non un Dio. Quindi Satana può solo tentare e mai obbligare, non
è onnipotente nonostante l’impressionante suo manifestarsi, o il suo definirsi
un dio. Dio non permette che prevalga e la volontà dell’uomo può rifiutare le
tentazioni del maligno, ma riesce solo se ha amore per Gesù, che è morto per
indicare lo strumento per sconfiggere Satana: l’amore umile e semplice per Dio
e per il prossimo.
25/9/20