DAL PROFONDO DEL NOSTRO CUORE
Il testo si divide in due parti, complementari. Da un lato la lectio - del papa emerito - di altissimo livello come sempre, sul significato del sacerdozio e sul suo compito, ma anche sulla fede, sulla salvezza e su alcune puntualizzazioni sulla chiesa nascente dopo la morte e risurrezione di Gesù.
E’ un libro certo altamente consigliato per i religiosi/e sacerdoti, diaconi e seminaristi, ma anche il fedele può trarre spunto e vantaggio da molte delle riflessioni in esso contenute e di cui vi propongo qui alcuni estratti; con lo scopo di indirizzare proficuamente la nostra preghiera di sostegno alla chiesa tutta (di cui facciamo parte) ed in particolare per i nostri pastori, come da tempo ci chiede la Regina della Pace, oggi più che mai hanno bisogno del nostro sostegno! Ci allarga il cuore sapere, che nonostante alcuni “cattivi esempi” di poca disponibilità , esistono ancora molti in grado di indicare una strada, e molti altri in grado di seguirla!
La parte scritta da J.Ratzinger sarebbe anche proponibile ai ragazzi della cresima, (o del dopo cresima) per poter indicare loro, (al di là del loro vissuto, in riferimento ai sacerdoti che hanno conosciuto) a quale amore grande è chiamato chi risponde alla chiamata sacerdotale! Ad acquisire maggiore rispetto, amore e stima nei loro confronti.
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Nella tempesta noi sacerdoti dobbiamo riaffermare di essere pronti a perdere la vita per Cristo.
Gesù nella barca dorme, ma dice: “..perché avete dubitato…” (Mt 8,26)
Il sacerdozio di Gesù Cristo ci fa entrare in una vita, che consiste nel diventare uno con Lui, e nel rinunciare a tutto ciò che appartiene solo a noi
La crocifissione di Gesù in sé non è un atto di culto e i soldati romani che la eseguono non sono dei sacerdoti. Essi compiono un’esecuzione…il fatto che Gesù doni se stesso come cibo nella sala nell’ultima cena, significa l’anticipazione della sua morte e risurrezione e la trasformazione di un atto della crudeltà umana in un atto di donazione e amore.
Egli trasforma il peccato degli uomini in un atto di perdono, nel quale i futuri discepoli possono entrare con la loro partecipazione a ciò che Gesù ha istituito (pg 32)
L’antico ordine di Aronne è superato e Gesù stesso si presenta come Sommo sacerdote (pg 32)
(.. il sacerdozio era ereditario chi non proveniva da una famiglia di sacerdoti non poteva diventare sacerdoti)
Sin da principio nella chiesa, il Matrimonio era considerato un dono dato nel paradiso da Dio. (pg 40)
Con riferimento a omelia di papa Benedetto il giovedì santo del 2008; …”il giovedì santo è per noi un’occasione per chiederci sempre di nuovo. A che cosa abbiamo detto “Si”? Che cos’è questo essere sacerdote di Cristo?... l’essenza del ministero sacerdotale: stare davanti al Signore …
La loro professione era “stare davanti al Signore”, guardare a Lui, essere per Lui (pg 48)
Il sacerdote è uno che vigila, deve stare in guardia di fronte alle potenze del male… deve tenere sveglio il mondo per Dio. Deve essere uno che sta in piedi: dritto di fronte alle correnti del tempo. Dritto nella verità. Dritto nell’impegno per il bene. Lo stare davanti al Signore deve essere sempre, nel più profondo, anche un farsi carico di tutti noi presso il Padre. E deve essere un farsi carico di Lui, di Cristo, della sua Parola, della sua Verità, del suo amore. Retto deve essere il sacerdote, impavido e disposto a incassare per il Signore anche oltraggi, come riferiscono di Atti degli apostoli 5,41 (pg 49)
Se la liturgia è un compito centrale del sacerdote, ciò significa anche che la preghiera deve essere una realtà prioritaria da imparare sempre di nuovo e sempre più profondamente alla scuola di Cristo e dei santi di tutti i tempi. Poiché la liturgia cristiana, per sua natura è sempre anche annuncio, dobbiamo essere persone che con la parola di Dio hanno familiarità, la amano e la vivono: solo allora potremo spiegarla in modo adeguato. “Servire il Signore – il servizio sacerdotale significa imparare a conoscere il Signore nella sua Parola e a farlo conoscere a tutti coloro che Egli ci affida.
Questa familiarità comporta un pericolo: quello che il sacro da noi continuamente incontrato divenga per noi abitudine…contro questa assuefazione alla realtà straordinaria, contro l’indifferenza del cuore dobbiamo lottare senza tregua, riconoscendo sempre di nuovo la nostra insufficienza e la grazia che vi è nel fatto che Egli si consegni così nelle nostre mani. (pg 51)
Servire significa vicinanza, ma anche soprattutto obbedienza. Il servo sta sotto la parola: “non sia fatta la mia, ma la tua volontà” Lc 22,42…la tentazione dell’umanità è sempre quella di voler essere autonoma, di seguire soltanto la propria volontà e di ritenere che solo così saremo liberi…
La verità è che noi dobbiamo condividere la nostra libertà con gli altri e possiamo essere liberi soltanto in comunione con loro, questa libertà condivisa può essere libertà vera solo se con essa…entriamo nella volontà di Dio…
Questa obbedienza è fondamentale che fa parte dell’essere uomini, diventa ancora più concreta nel sacerdote, noi non annunciamo noi stessi, ma Lui, la sua Parola …
Non inventiamo la chiesa così come vorremmo che fosse, ma annunciamola Parola di Cristo in modo giusto solo nella comunione con il suo corpo (pg 52)
L’uomo diventa santo nella misura in cui inizia stare con Dio. Stare con Dio significa scardinamento del puro io e il suo divenire una sola cosa con il tutto della volontà di Dio. (pg 55)
…Si è impresso profondamente nella mia anima che cosa significa l’ordinazione sacerdotale al di là di ogni aspetto cerimoniale; significa essere sempre di nuovo purificati e pervasi da cristo così che è Lui a parlare e agire in noi, e sempre meno noi stessi… (pg 56)
(fine citazioni di papa emerito Benedetto XVI)
Nella parte scritta dal cardinale Sarah, egli afferma con forza il suo no all’ordinazione sacerdotale di uomini sposati, partire dalla sua esperienza giovanile in terra di missione, e da considerazioni di tipo storico e attualizzate:
E’ importante che dedichiamo del tempo ad aprire l’anima al soffio dello Spirito Santo
Non abbiate paura…. Cari fratelli sacerdoti, vi parlo con il cuore in mano…una terribile sensazione di abbandono e solitudine stritola il vostro cuore…
Non si possono cambiare le cose in pochi mesi.. se le nostre decisioni non si radicano in una continua e prolungata adorazione..(pg 61)
La possibilità di ordinare sacerdoti uomini sposati.. una catastrofe pastorale
Ho l’impressione che per alcuni vescovi occidentali, il celibato sia diventato pesante…
La parola di Dio esige una conversione radicale, non sopporta compromessi o ambiguità . Essa è “più efficace e tagliente di ogni spada a doppio taglio (Eb 4,12)
Credo piuttosto che questi temi siano ossessioni la cui fonte è possibile rintracciare negli ambienti teologici universitari …che vorrebbero utilizzare le difficoltà di popolazioni povere come un laboratorio sperimentale per i propri progetti da apprendisti stregoni (pg 70,71)
Il concilio vaticano II ha valorizzato la dignità del sacramento del matrimonio come via ordinaria di santità per la vita coniugale. Tale stato di vita suppone, tuttavia, che gli sposi collochino il legame che li unisce al di sopra di ogni altro. Ordinare sacerdote un uomo sposato significherebbe sminuire la dignità del matrimonio e ridurre il sacerdozio a una mera funzione (pg 74)
Non vi chiamo più servi ma amici – Gv 15,15, E’ questo il significato profondo dell’essere sacerdote: diventare sempre più amico di Gesù Cristo. Per questa amicizia dobbiamo impegnarci ogni giorno di nuovo. Amicizia significa comunanza nel pensare e nel volere. In questa comunione di pensiero con Gesù dobbiamo esercitarci, ci dice San Paolo..
Ascoltarlo nella lectio divina, cioè leggendo la Sacra Scrittura in un modo non accademico, ma spirituale.
Gesù si ritirava sul monte a pregare.. di questo “monte” abbiamo bisogno anche noi: è l’altura che dobbiamo scalare, il monte della preghiera
Essere amico di Gesù essere sacerdote significa essere uomo di preghiera
(pg 120/121)
E’ nella preghiera e nell’adorazione davanti al tabernacolo che troviamo il sostegno indispensabile della nostra verginità e del nostro celibato sacerdotale. (pg 122)
Non ci scoraggiamo la preghiera esige impegno.. (pg 123)
Cari sacerdoti e seminaristi, …se volete che la vostra fede sia forte e vigorosa, è necessario nutrirla attraverso una vita di preghiera assidua, umile e fiduciosa
Pregare è il primo servizio da rendere alle comunità..
Il momento della preghiera è il più importante nella vita del sacerdote
Il sacerdote che prega molto e che prega bene, viene progressivamente espropriato di sé e sempre più unito a Gesù (pg 125)
E’ questo il compito centrale del sacerdote: portare Dio agli uomini. Certamente può farlo se egli stesso viene da Dio, se vive con e da Dio… (pg 126)
Le nostre mani consacrate con il sacro crisma non sono più nostre. Sono le Sue ,per benedire, perdonare e consolare.. il nostro cuore deve essere squarciato perché tutti possano trovarvi rifugio e accoglienza
Soltanto la croce ci istruirà a essere sacerdoti.. (pg 131)
Permettimi di pregarti come vuoi tu, illuminando coloro che incontro (pg 136)
E’ necessario che tutti, vescovi, sacerdoti e laici, ritrovino uno sguardo di fede sulla chiesa…
Guai a me se non predicassi il vangelo - 1 Cor 9,16