PRIMA CHE SIA NOTTE

Prima che sia notte

- quando la sofferenza cambia la vita -

 una storia vera

SOPHIE BARUT

Paoline edizioni

€ 14,00


E’ un libro che si legge tutto di un fiato, se si riesce a superare la prima parte, perché il fiato lo toglie: una giovane coppia di sposi, un incidente in bicicletta, il coma…giorni, mesi di angoscia, ma poi settimana dopo settimana, mese dopo mese, la rinascita! Fino a formare una GRANDE FAMIGLIA ed una FAMIGLIA GRANDE!

La protagonista, la moglie (è una storia vera) ripercorrendo quei primi mesi ci rivela anche e soprattutto il cammino interiore e spirituale, l’aiuto enorme ricevuto da tutti, perché la vita non la si attraversa da soli, ed ancor di più nelle grandi difficoltà, ma con qualcuno e Qualcuno.

 

Non è un libro triste, è un libro di grande speranza, fede e carità!

 

Lo consiglierei principalmente ai fidanzati, per spiegare loro cosa significa “nella salute e nella malattia”, lo consiglierei alle giovani coppie, che magari pur vivendo (come tutti) le difficoltà quotidiane, si scoraggiano per molto meno, perché manca la fede o mancano gli appoggi.

E per tutti gli altri, un'altra bella occasione per porci qualche domanda: magari abbiamo anche noi qualcuno vicino a noi che ha bisogno del nostro aiuto pratico, morale, spirituale o psicologico, oppure siamo noi che abbiamo bisogno di ri-deciderci per Dio, l’unico che non ha risposte ma che ci accompagna, come cita il testo  (proprio oggi ascoltando una catechesi di Don L.M.Epicoco  ( su youtube - Don Luigi Maria Epicoco - Credere oltre (o nelle) ferite) spiegava che Dio non ha risposte ma fa domande. In realtà a mio parere qualche risposta c’è, ma non siamo pronti per coglierla)

Come mio solito vi riporto qui alcune frasi significative, nella speranza che almeno queste ci servano per riflettere, poi per chi vuole nell’acquisto del libro.

***

 La regola del gioco è sempre stata chiara: sin dalla caduta di Adamo, nel mondo non domina più la felicità. Quaggiù riscontriamo solo difetti. E' il prezzo della nostra libertà.

Mai dimenticare questa realtà, l'universo chiama ognuno di noi a vivere la sua piccola vita orientata verso il suo Creatore. Cosa sono 90 anni passati qui. Guardiamo in alto sempre. Prepariamoci alla nostra eternità. Compagni di strada, siamo chiamati altrove, molto più lontano.

La vita scorre lentamente tra contrasti e tempeste, con un Cristo che trascuro e poi riabbraccio certa che senza di Lui tutto va a rotoli. Orienteremo il futuro verso di te. Tu sei la colonna della nostra vita.

Dio concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare e la saggezza per capire la differenza (Reinhold Niehbuhr) citato nel testo.

Desidero ardentemente che il 2001 sia un anno all’insegna di Dio nella nostra vita. Daremo la priorità al Signore. Pregherò con fervore, anche quando mi mancherà il tempo o il sonno. Dio non è un lusso è il nostro unico soccorso, la nostra unica salvezza. Mai più vorrei vivere come una donna senza Dio. Mai più. Basta con le angosce. Largo al Signore.

 Lasciare i figli dai nonni, dai padrini e dalle madrine, per passare un weekend da sola nel silenzio di un ritiro spirituale o insieme a mio marito per ritrovare il rapporto di coppia

 Quanto vorrei saper rispondere a tutte le domande che ci rivolgono i figli, saper dire loro che a volte è difficile capire perché Dio permetta il male, saper spiegare il valore della libertà umana, quanto sia necessario fare affidamento all’Onnipotente, sempre, indipendentemente da quello che ci succede, e che la felicità non consiste nell’assenza di sofferenze, bensì nella maniera in cui le viviamo…

Mi piacerebbe far capire loro (ai figli) che non c’è niente di male a non avere tutte le risposte: le avremo un giorno quando saremo vicino a colui che ha stabilito queste regole del gioco

…vorrei trasmettere la mia convinzione che …le uniche cose che posso proporre come “benzina” per andar avanti, sono la preghiera, i sacramenti, le letture spirituali

Certo che dobbiamo considerare i mezzi umani…le amicizie, conoscere noi stessi, l ‘altro, etc…ma non voglio nascondervi che la mamma se non avesse avuto un rapporto vivo e personale con il Creatore, non avrebbe ottenuto nulla.

Si da 20 anni sperimentiamo come la preghiera sia il respiro dei figli di Dio. Senza di essa andremmo a fondo. La nostra felicità risiede nella nostra fedeltà a Dio, nel tenergli sempre la mano, nel non lasciarla mai

Il marito dice: ho momenti di ribellione che, ma appena si manifestano, cozzano, contro la barriera della mia fede e non riescono nel  loro sinistro intento…

Penso che questa tragedia ci abbia “lavorato” dentro, il cuore, la mente, il temperamento rendendoci  forse più umili e sicuramente più pazienti.. siamo destinati a non lasciare mai la mano di Dio.

11/11/20