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Papa Francesco in dialogo con Davide Banzato

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Rialzarsi e ripartire da oggi

Libreria editrice Vaticana Piemme

€ 16.00

In occasione dei 10 anni del pontificato di Papa Francesco, che si celebra quest’anno, Don Davide mette per iscritto l’intervista al papa, inaspettata e lunga nonostante fosse quasi programmata.

Chi conosce don Davide ed ha già letto qualcosa scritto da lui – vedi nel blog recensione del libro Tutto ma prete mai -, conosce il suo stile, fresco spontaneo e semplice.

Qui lui si confida con il lettore raccontando verità inedite sulla sua persona, su Chiara Amirante e nuovi orizzonti, veramente eventi inimmaginabili, ma d’altronde dove abbonda la grazia abbonda anche il nemico.

Il testo propone l’intervista, preceduta e accompagnata da riflessioni di don Davide, molto stimolanti, con domande e risposte che ciascuno di noi si pone.

Un testo completo, che tocca veramente tanti argomenti.

Un libro consigliato a tutti, di preferenza agli adulti, ed a chi magari ancora non conosce e non legge d’abitudine riflessioni e documenti sul papa e sulla chiesa.

Ed anche chi è un pò critico verso questo pontefice o la chiesa, potrà stupirsi in alcuni passaggi della saggezza e profondità di certe risposte, e riflessioni sia del papa che di don Davide,

***

pg 18

Le parole e i gesti del papa avevano commosso tutti, anche chi di noi non è credente, perché la potenza del messaggio umano e spirituale trasmesso dal papa aveva trafitto i nostri cuori

Pg 20

L’ex Sant ‘uffizio ne ha bloccato per vent’anni la pubblicazione del 1958 el 1978.ma non si è riusciti a fermarne la diffusione clandestina. Solo l 30/6/1978 la sacra congregazione per la dottrina della fede hd dichiarato non vincolanti le proibizioni e Santa Faustina è stata beatificata da Woytla nel 1993

Primo capitolo:

il papa riprende il concetto di FARE MEMORIA

pg 32

la memoria è una grazia , una grazia umana ed anche una grazia di Dio

e ne sappiamo qualcosa quando la memoria viene meno, soprattutto nelle malattie degenerative

pg 33

Lettera agli Ebrei 10:32-

Ma ricordatevi di quei primi giorni

Ricordati di coloro che ti hanno dato lafede, ricordati non dimenticare che sei stato salvato

 

Diversi sono gli argomenti trattati, la famiglia , i viaggi, la storia di Papa Francesco, quello che ha vissuto e come lo ha formato.

Domande e confronti sulla fede, sul credere

 Pg53

La fiducia non si può presumere, va conquistata ogni giorno

Pg 54

L’essere umano è portato a credere in qualcosa sempre , anche esprimendo la propria visione della vita terrena e ultraterrena, definendosi agnostico, ateo o credente in qualche cosa di preciso

La fede e la fiducia sono due cose diverse. San Paolo scrive (Romani 10.17) la fede nasce dall’ascolto della Parola.

 Pg 57

Che cos’è la fede per un cristiano? E’ innanzitutto una grazia, un dono. Va chiesto e se arriva, va accolto custodito e alimentato. E’ però anche un atto umano. Chiede la nostra adesione e ricerca. La fede è in relazione con tutto il nostro essere, anche con l’intelligenza

 

Pg 54

Per la chiesa il desiderio di Dio è inscritto nel cuore dell’uomo, l’uomo è creato da Dio e per Dio, senza Dio non è possibile avere pienezza e gioia, realizzazione.

L’uomo si realizza nella comunione con Dio. Sant’Agostino scrive: Ci hai fatti per Te e il nostro cuore non ha pace finché non riposa in Te

Pg 97

Ci hai ricordato un principio importantissimo nessuno di noi è proprietario, ma siamo tutti amministratori della vita che abbiamo ricevuto, dei talenti, dei doni inaspettati, delle persone che si sono prese cure di noi, di chi ci ha permesso di essere cio che siamo…

Siamo depositari della fiducia di Dio e che dunque siamo chiamati ad amministrare tutto ciò che abbiamo con responsabilità e con un cuore capace di guardare oltre a noi stessi, vivendo nel servizio.

Pg 108

La sclerocardia, la terza delle malattie spirituali diagnosticate da Papa Francesco.. è un termine greco che indica la durezza di cuore, l’ostinazione e riferito agli uomini, indica i duri, i senza misericordia, gli aspri.

Pg 110

tratto da Gaudete et Exultate 45. Frequentemente si verifica una pericolosa confusione: credere che, poiché sappiamo qualcosa o possiamo spiegarlo con una certa logica, già siamo santi, perfetti, migliori della “massa ignorante”. San Giovanni Paolo II metteva in guardia quanti nella Chiesa hanno la possibilità di una formazione più elevata dalla tentazione di sviluppare «un certo sentimento di superiorità rispetto agli altri fedeli».[41] In realtà, però, quello che crediamo di sapere dovrebbe sempre costituire una motivazione per meglio rispondere all’amore di Dio, perché «si impara per vivere: teologia e santità sono un binomio inscindibile»

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