AL SERVIZIO DELLA VERITA'

A servizio della verità  

Sacerdozio e ascetica

Robert Sarah

Fede e Cultura

  € 15,00

 Questo testo è la trascrizione di esercizi spirituali predicati dal cardinale a dei sacerdoti, nel febbraio 2020 , quindi potremmo pensare che non ci riguarda direttamente, ma invece no! ci riguarda eccome!

Primo perché noi tutti come cristiani siamo parte della chiesa, ed abbiamo a cuore i nostri sacerdoti, - senza i quali non avremmo la grazia dei sacramenti, -  

(preghiamo per loro certamente, e tanto di più quando li critichiamo  perché spesso non corrispondono ai bisogni delle comunità).

Quindi questa lettura ci allarga il cuore, il sapere che esiste una via giusta, dritta, vera e tracciata, noi possiamo/dobbiamo aiutarli nella preghiera sicuramente ma poi chissà, magari regalando questo libro proprio a quelli che si sono un pò “intiepiditi” o mondanizzati, o non hanno avuto una formazione adeguata come denuncia il card Sarah, oppure anche a quelli che già si spendono senza sosta, nel rincuorarli e confermarli che sono sulla giusta via.

Veramente potessi io lo regalerei ad ogni sacerdote!

Secondo motivo, per cui questo argomento  ci riguarda personalmente è perché con il battesimo ciascuno di noi riceve anche il sacerdozio comune (In Cristo, sommo ed eterno sacerdote, ogni battezzato diventa sacerdote, attraverso la consacrazione compiuta dal carattere battesimale (Lumen gentium 11) .…e le indicazioni date a loro, per la preghiera,  la meditazione e la formazione non ci escludono anzi ci incoraggiano, siamo tutti sulla strada della santità, al servizio di Dio.

Infatti alcune riflessioni ci possono proprio aiutare, per una piccola revisione della nostra vita spirituale!

***

Si può dire che un sacerdote che non coltiva un’ autentica vita ascetica , di orazione e intima unione con Dio viva un sacerdozio depauperato che nel tempo può diventare soltanto funzionalista, senza anelito alcuno alla missione e alla dimensione soprannaturale che Cristo gli ha affidato e la chiesa con lui nel giorno dell’ordinazione

Parliamo di missione soprannaturale perché il sacerdote è tale in quanto mandato da Cristo.

Per la salvezza delle anime da santificare con la predicazione e l’amministrazione dei sacramenti.

Che cos’è l’ascesi?

E un cammino personale di purificazione, di meditazione, di penitenza, di orazione, di mortificazione, di rinuncia, di disciplina intellettuale e morale, di continua revisione di vita, di crescita interiore, per raggiungere la conformazione piena a Cristo, imitando la sua intima relazione con il Padre nella preghiera, e l’orazione silenziosa…

Potremmo quindi dire che l’ascesi è un atto d’amore che si esprime, in un’ intensa vita di preghiera, davanti a Dio quotidianamente amato, contemplato e adorato

S.Tommaso d’Aquino > l’ascesi tende a rendere perfetto l’uomo nei rapporti con Dio; questa perfezione si matura per via d’amore (Summa Teologica II II quad 24 a9)

pg 6

Il sacerdote deve essere consapevole di non poter fare tutto, né che è necessario fare tutto, ma deve saper scegliere la parte migliore… (Lc 10, 41-42)

 (tratto dalla prefazione a cura di P.Vincenzo Nuara)

 Pg 10

Oggi ci sono tante fonti…

Ma dopo riflettiamo su ciò che abbiamo letto? Il nostro corpo, quando gli diamo del comune cibo, lo digerisce e metabolizza, il metabolismo fa si che quel cibo, che era una realtà diversa da me, si trasformi in me. La nostra mente dovrebbe ugualmente metabolizzare ciò che ascoltiamo e leggiamo

Pg 14 Il nostro essere sacerdoti siamo chiamati a riflettere il sole che è Cristo. Siamo stati costituiti specchio della santità di Cristo. Ma il nostro specchio in che condizioni è?

Pg 16 Il tempo che è tanto prezioso per servire Cristo e la chiesa, e che una volta sprecato, non si recupera più, essendo impossibile tornare indietro

Pg 20

Il sacerdote dovrebbe soprattutto essere una persona che pensa, che sviluppa un giudizio critico sulla realtà, dato che egli deve guidare gli altri a recuperare la ragione oggi obnubilata.

Pg 21/22

Per evitare il peccato bisogna essere prudenti. La prudenza è la virtù di chi sa porre i mezzi buoni per raggiungere il fine buono…nell’atto di dolore si dice di fuggire le occasioni prossime di peccato, …non significa occasioni future, ma occasioni vicine al peccato, le occasioni che mi conducono a peccare

Cos’è lo zelo?

E’ l’interesse. Una persona è zelante quando qualcuno o qualcosa l’interessa veramente. Lo zelo per le anime è l’interesse che il pastore deve nutrire verso la salvezza eterna delle pecorelle affidate alle sue cure.

Pg 25

Zelo per le anime…

A noi magari le anime non interessano ma Cristo si! A noi infatti le anime non sono costate nulla ma Cristo le ha pagate a caro prezzo. Alcuni sacerdoti dalle anime vogliono solo ricevere, e non dare. Vogliono che i fedeli li rispettino, li stimino, li acclamino…etc

Pg 25

Voi dite dò i sacramenti (..) bella forza ci mancherebbe che non dai neanche questo! E’ vero che dare i sacramenti è la cosa più importante perché è Cristo che salva e non il sacerdote! Però chiediamoci al di la di questo cosa dò di mio per le anime? Quanto tempo in più? Quanta fatica in più?

Pg 29

Lo zelo per le anime è lo zelo per il Signore, per la sua causa

Pg30

Una fede forte, viene inculcata nell’animo soprattutto da bambini.

Quando non viene inculcata da bambini occorre recuperare il tempo perduto il che è sempre più difficile, come dimostra per esempio la difficoltà di imparare una lingua quando si è in età avanzata

La mente del bambino è una mente prodigiosa; è come una spugna che assorbe tutto e lo imprime per sempre al proprio interno. Come è importante quindi che insieme al latte materno sia dato ai piccoli anche il latte della fede! (..) ricordiamoci che spesso la madonna non è apparsa ai grandi, ma ai piccoli . Ciò significa che essi sono in grado di capire e anche sono in grado di fare sacrifici per Dio

Pg 37

Sullo Spirito santo

Egli è l’ospite segreto delle anime dei giusti che sono in grazia. Egli è il principio dell’inabitazione trinitaria in noi . (…) egli opera con la “forza del silenzio” per questo uno degli effetti visibili della sua azione e presenza in noi è proprio questo: se e in quale misura abbiamo capacità di silenzio, interiore ed esteriore.

Pg 40

In parecchi luoghi si nota un’ incapacità a stare in silenzio davanti al Signore

Pg 41

Silenzio e adorazione eucaristica

Quando si tiene l’adorazione eucaristica in parrocchia può essere utile leggere qualche brano biblico di un opera di un santo per aiutare la meditazione e la contemplazione. Ma spesso si sperimenta che l’intera ora di adorazione viene riempita di letture e canti.. E nei momenti che sarebbero destinati al silenzio, anche li si suona magari un sottofondo musicale (…) affinché accompagni il silenzio

Da cosa deriva questo “emotivismo” spirituale? Probabilmente dall’idea che sopra indicavamo dall’ ”emozione” dello Spirito Santo (il testo continua accennando alla differenza tra emozioni e mozioni spirituali)

Pg 42

Lo Spirito santo può certo donare una sensazione di pace e gioia, e tante volte Egli lo fa. Ma lo fa come, quando e dove vuole Lui. In altri momenti lo Spirito Santo può anche agire sotto forma di desolazione spirituale, come mostrano solo per citare due nomi San Giovanni della Croce e S.Teresa d’Avila. Non solo il gaudio spirituale ma anche la notte oscura sono modi in cui lo Spirito Santo si manifesta e agisce.

Il sacerdote deve invece seguire le mozioni spirituali che lo orientano al bene e in lui svegliano lo zelo missionario (…) si tratta di cose oggettive e non di stati d’animo

(è lampante qui il riferimento alla spiritualità ignaziana)

Pg 53

La santità del sacerdote è segnata dalla disponibilità costante per i figli. Il padre non fa il padre a ore. (…) vale più un atto di disponibilità del sacerdote che mille prediche

Pg 70

Ma quando celebro la messa prego? Mi rivolgo a Dio? Lo guardo in faccia? Lo lascio guardarmi?

Pg 84

Ma un sacerdote impegnato nella pastorale che non studi o almeno legga tre o quattro ore alla settimana è preoccupante. E siccome il Magistero ci offre anche dei documenti, bisognerà pure che i sacerdoti li leggano. (..) lo studio è importante, il sacerdote si dice, giustamente non è un mestiere: è una vocazione

Pg 89

Dunque l’amore per Dio nasce dalla conoscenza di Lui. Ma poi questo nostro amore sviluppa ancor più la conoscenza perché vogliamo conoscere meglio e di più il Dio che amiamo. (…) queste riflessioni rappresentano uno stimolo per noi, ma anche un’ occasione di esame di coscienza. Se siamo indifferenti alla lettura e allo studio di libri che riguardano le cose di Dio, non sarà questo un segno preoccupante di un disinteresse, di una freddezza non solo verso i libri ma anche verso Colui di cui tali libri scrivono? Se amiamo Dio e Cristo, vogliamo conoscere di più su di loro e su tutte le cose che hanno fatto e fanno nella storia della salvezza.

Pg 93

Vita spirituale significa innanzitutto vivere in grazia di Dio, rimanere innestati sulla vite in modo da ricevere continuamente la linfa vitale spirituale. Non ci salviamo da noi stessi. Abbiamo bisogno che il ruscello della linfa divina cioè della grazia, scorra dentro di noi, arrivandoci dalla vite, come dono da Gesù

Vita spirituale è mantenere integro e pulito lo specchio dell’anima .. si che Cristo possa rispecchiarsi in essa

Pg 95

Quanto tempo passo con Gesù?...in modo escusivo?

Pg 97

Il rosario…è una devozione così importante che davvero non possiamo immaginare un sacerdote che non reciti ogni giorno almeno 5 misteri della Santa Corona di Maria

Pg 98

E’ sempre tanto edificante quando, entrando in una chiesa troviamo il parroco che prega davanti al tabernacolo. (….) questi sacerdoti hanno capito di essere stati eletti e costituiti, non semplicemente per andare a predicare, bensì per stare con Cristo e poi anche predicare

Pg 106

Uno è stato ordinato sacerdote per tutti i fedeli e non solo per il proprio gruppo ecclesiale.. in alcuni casi si arriva pure al disprezzo di qualche gruppo ecclesiale…è chiaro che deve essere salva l’ortodossia e se in qualche movimento questi sono in pericolo bisogna intervenire..

Ma anche “quegli altri” sono dei battezzati, posso non essere d’accordo con la loro visione teologica o ecclesiale, ma finché non negano la dottrina certa (…) devo amare e apprezzare quello che fanno perché è un'altra dimensione della chiesa, che magari manca a me. Questo non significa non avere un pensiero, significa invece avere, oltre un pensiero un cuore.

Pg 107

A proposito di scontri interni alla chiesa

abbiamo diritto di provare dolore quando constatiamo cose sbagliate che avvengono nella chiesa, dolore si ma non rabbia. Quando si agisce con rabbia, qualcosa non va. E ricordiamoci anche che delle cose di Dio non si parla con odio. Denunciamo l’errore, se è necessario. Ma non perdiamo la carità. 15 Al contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo,

pg 108

(a proposito di ascesi, e del fatto che oggi le nuove generazioni, ed anche i sacerdoti giovani (lui dice dai 50 anni in giù) non sono più abituati a buone abitudini, educazione, sacrificio e penitenze

ascesi è pratica di sacrificio e penitenze..

vorrei dormire, o andare girando..ma no il dovere mi chiama! E’ un vero atto ascetico

vorrei postare sui social qualsiasi cosa mi viene in mente, ma no devo riflettere e pesare bene le parole , perché devo edificare e non scandalizzare E’ ascesi

vorrei evitare di controllarmi quando sono in pubblico, vorrei dire tutto quello che mi piace...e inculcare le mie idee.. ma no devo parlare di Cristo, non di me grande -  atto ascetico

vorrei evitare di fare penitenze corporali, nel bere e mangiare (perché oggi giorno si pensa non siano necessarie) ma no perché mi aiutano a crescere

si dice basta il cuore e non c’è bisogno di penitenze corporali ..non è vero! Ci vogliono entrambe

 

...di notte mi alzo qualche volta per pregare? Sono disposto a qualche sacrificio per amore suo?

Pg 119

Lo zelo per le anime, può avere come effetto indesiderato la sofferenza..

La chiesa stessa d’altro canto prima di canonizzare i suoi santi, li ha sempre fatti soffrire, li ha messi alla prova per vedere se facevano sul serio, se erano sorretti dallo Spirito di Dio.  Si la chiesa prova la santità non solo con il processo canonico postumo, ma già durante la vita

E questa infatti l’unica ragione, per cui esistiamo come sacerdoti: cooperare alla salvezza delle anime

Qualunque cosa facciamo è e deve essere in vista di questo

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